Intervista Esclusiva a Kyria Sabin

Intervista esclusiva a Kyria Sabin

Kyria Sabin è Program Director della scuola Fletcher Pilates. Laureata alla Duke University e terapista del massaggio, ha iniziato a studiare con Ron Fletcher nel 1991 fondando, nel 1993, lo studio Body Works Pilates a Tucson, in Arizona. Riconosciuta da Ron Fletcher come Master Teacher, Kyria ha sviluppato il metodo Pilates all’Arizona University. Kyria è oggi l’erede di Ron Fletcher che, scomparso il 6 dicembre scorso, verrà ricordato il 5 maggio, in occasione del Pilates Day, in un tributo organizzato da lei stessa presso l’Elle Dance Theatre dell’Arizona University

Puoi descrivere il tuo incontro con la tecnica Pilates?

Ero alla ricerca di una disciplina che avesse i giusti movimenti, che mi facesse principalmente sentire bene, fisicamente equilibrata e mentalmente concentrata. Avevo già provato il Pilates quando vivevo a New York, ma non fu un’esperienza entusiasmante. Ho provato diversi stili di yoga realizzando però che non era ciò che stavo cercando. Quando ho traslocato per lavoro a Los Angeles, una cara amica mi consigliò di provare a fare una lezione al “Ron Fletcher Studio for Body Contrology”. Che “frasona”! Ero scettica, ma mi sono fidata del suo suggerimento. Dopo la prima lezione, sapevo di essere “a casa”, ero proprio nel posto giusto. Ciò che mi ha attratto è stata la precisione assieme alla bellezza dell’intero lavoro: corretto, vero e per niente facile! Il mio corpo cominciò a cambiare velocemente, mi sentivo piena di energie e determinata, inoltre ogni sessione mi sfidava ad andare sempre più a fondo e scoprire nuovi modi di muovere il mio corpo. Ero diventata Pilates-dipendente.

In cosa si differenzia il metodo Fletcher Pilates dagli altri ?

Dopo aver studiato per diversi anni con Ron Fletcher ed i suoi insegnanti, decisi di guardarmi intorno ed imparare ciò che avevano da offrire gli altri allievi di Joseph Pilates ed il loro approccio al metodo. Ho fatto lezioni, workshop e seminari intensivi con Romana Kryzanowska, Carola Trier, Kathy Grant ed Eve Gentry, cercando quindi di rimanere più vicina possibile alla fonte. Grazie a queste esperienze sono stata in grado di capire bene le similarità e le differenze con il repertorio ed approccio Fletcher. Ciò che ho scoperto è che il messaggio fondamentale, ovvero i Principi del Pilates, era lo stesso. Ogni approccio richiedeva movimenti equilibrati, concentrazione totale, attenzione ai movimenti articolari e della colonna, respirazione che iniziasse il movimento e con enfasi sullo sviluppo fisico uniforme. Ciò che invece differenzia totalmente l’approccio Fletcher Pilates è: la tecnica di Respirazione Percussiva Fletcher è una evoluzione diretta di ciò che Joe insegnava e scriveva a proposito della respirazione. Dà forza al lavoro ed al corpo come nessun’altra tecnica di respirazione da me provata; la precisione dell’approccio Fletcher che non ho riscontrato da nessun’altra parte; Ron Fletcher è stato il primo a portare la tecnica Pilates in posizione eretta, fuori dagli attrezzi; Ron ha anche sviluppato i programmi Fletcher Towelwork®, Fletcher Barrework® e Fletcher Floorwork®.

Sono tutti basati sui principi Pilates e direttamente collegati ai suoi studi con Joseph e Clara Pilates così come con Martha Graham; Ron Fletcher è sempre stato fedele all’ABC del Pilates sviluppando ed evolvendo il metodo dopo anni di attento studio e con il permesso di Clara.

Potresti condividere con noi un ricordo di Ron Fletcher?

Indosso spesso una collana che gli era stata donata per celebrare il suo primo “AA birthday”. Smise di bere il 15 Aprile del 1967, la domenica di Pasqua. Quest’anno avrebbe compiuto il suo 45esimo “AA birthday”.

Secondo te, quale sarà il futuro del metodo Pilates?

Vedo il Pilates come una forma di terapia del movimento. Non è eseguire degli esercizi come non è fisioterapia, anche se le tecniche e metodologie Pilates possono essere applicate in questi campi. Nella sua forma più pura, il Pilates fornisce un modo di muoversi meglio, sotto tutti gli aspetti della vita. E’ olistico ed unico. Inoltre è anche una disciplina ed una forma d’arte. Non appena però si mischia il Pilates con altre professioni, si perde la sua vera essenza. Non ci sono scorciatoie per imparare ad insegnare questo metodo. Per certi versi la diffusione del Pilates ha annacquato notevolmente la profondità e verità del metodo. Stiamo perdendo di vista l’ABC. Ma, comunque, ci sono tantissimi meravigliosi, appassionati e ben preparati insegnanti là fuori: è compito degli allievi trovarli.

Qual è il miglior consiglio che puoi dare a chi vuole diventare insegnante?

Prendete parte a tante lezioni (private e di gruppo). Istruitevi il più possibile nel metodo Pilates. Fate domande. Cercate di capire cosa fa sentir bene il vostro corpo. Guardate cosa offrono i programmi. Parlate con chi si è certificato in quei programmi. Considerate tutto ciò un processo lungo 3 anni:

⁃ un anno per studiare il lavoro come allievi. Come direbbe Ron: “non puoi dare quello che non hai!”;

⁃ un anno per imparare ad insegnare in un “Comprehensive Program”;

⁃ un anno per affinare le tue capacità, idealmente come apprendista in uno studio.

Cosa può portare come valore aggiunto la scuola Fletcher Pilates in Italia?

Siamo entusiasti di avere Cinzia Galletto e Maximilian Stohr come nostri rappresentanti e formatori italiani del marchio Fletcher Pilates! Entrambi hanno anni di esperienza riguardanti lo studio e l’insegnamento del metodo Pilates. Dopo intense ricerche, hanno viaggiato per seguire il lavoro di Ron e completare il Fletcher Program of Study. Non ho nessun dubbio che dirigeranno e organizzeranno al meglio dei corsi di formazione e Continuing Education per insegnanti di tutto il mondo in Italia. So che Ron ne andrebbe fiero.